Per la maggior parte delle donne, la mastectomia è una mutilante e deformante operazione che ha la capacità di danneggiare gravemente l'immagine propria di una donna, ciò le porta a mettere in discussione la propria desiderabilità anche sessuale di partner, problema che crea una cicatrice nella vita di coppia. Questo può essere vero sia quando si ha un marito amorevole che fornisce il supporto dovuto sia quando si vive un abbandono da parte del compagno.
Il seno è un potente simbolo di femminilità, e la perdita di una mammella può avere profonde conseguenze psicologiche. Alcune donne possono essere inibite nelle relazioni interpersonali a causa della loro deformità che potrebbe essere scoperta, oppure può ostacolare il rapporto con gli uomini e anche con le altre donne. Questo isolamento può essere dannoso non solo per la paziente stessa, ma per la sua famiglia, per i suoi colleghi, e chiunque altro che dipende da lei. Per alcune donne, la paura di eventuali possibili deformità è talmente significativa da portarle al rifiuto del trattamento del cancro, anche se l'assenza di un seno può essere facilmente nascosto dagli abiti.
In teoria, la perdita di un seno può essere corretta senza difficoltà con una protesi esterna. Purtroppo, per molte donne una protesi esterna è un trattamento inadeguato.
Nella privacy della propria camera da letto, una donna che ha subito mastectomia senza ricostruzione è di fronte alla sua deformità che ogni volta che lei si spoglia le ricorda non solo che è deformata, ma che è a rischio di una recidiva del cancro. Le donne che hanno subito una mastectomia sono limitate nella scelta dell’abbigliamento e devono essere attente a scegliere attività fisiche (come il nuoto o la danza), che potrebbero causare il dislocamento della protesi esterna. Inoltre, se la protesi è grande, può essere molto scomoda, particolarmente nei climi caldi. Per queste ed altre ragioni, l'uso di una protesi esterna per sostituire un seno mancante non è sempre una scelta soddisfacente.
La ricostruzione del seno non risolve tutti i problemi causati dalla mastectomia, ma ne risolve la gran parte. Una donna che si è sottoposta ad una ricostruzione mammaria di successo può di solito indossare quasi tutti i tipi di abbigliamento normale (tra cui molti costumi da bagno) e partecipare pienamente alle attività ricreative, senza mostrare alcun segno esterno della sua chirurgia.
Lei non è ostacolata dal suo trattamento del cancro nella sua vita quotidiana e non si ricorda del suo cancro al seno, tranne durante le visite mediche per i controlli di routine. Si può tornare a una vita attiva, dinamica e produttiva, nel lavoro ed in famiglia nel fornire un sostegno. Questo è importantissimo non solo per le pazienti con il cancro al seno ma a tutta la società in generale, perché i pazienti di cancro al seno sono spesso nel fiore della loro vita, e sono individui altamente produttivi su cui il tessuto della nostra società dipende.
"Breast Reconstruction with autologous tissue"
Stephen S. Kroll, M.D.
M.D. Anderson Cancer Center
Department of Plastic Surgery
The University of Texas
Houston, Texas
USA
Carl R. Hartrampf, uno dei pradri della ricostruzione mammaria con tessuti autologhi, affermava nel lontano 1991:
" Il tessuto autologo prelevato dall'addome o dai glutei si comporta in modo molto simile al tessuto mammario normale ed è un materiale ideale per la ricostruzione del seno.
La ricostruzione con tessuto autologo è più difficile della ricostruzione con protesi mammarie, però richiede di gran lunga interventi tecnicamente complessi. A causa di tale complessità, il tessuto autologo è usato meno spesso rispetto alle protesi dalla maggior parte dei chirurghi plastici degli Ospedali comuni. Tra i chirurghi che sono addestrati per svolgere, però, la ricostruzione dei tessuti autologhi sta rapidamente diventando il metodo di scelta. "